La prima stagione di To Tape si è basata moltissimo sull’esperimento, ben riuscito, della top five di canzoni scelta ad ogni puntata da una persona diversa (amici, musicisti, ascoltatori), perché – è utile ribadirlo – To Tape è anche un programma di condivisione musicale in cui ogni settimana si compila una musicassetta di 18 brani da ascoltare tutti insieme. La compilation su musicassetta era l’odierno “poke” mandato da una ragazzo ad una ragazza e viceversa; ad un amico/a ed era il nostro biglietto da visita per conoscerci tra simili e dissimili: quello che mettevi nella compilation raccontava un po’ il tuo essere.
Quest’anno la filosofia dietro lo spirito di creare sempre compilation, playlist come si chiamano ora, sarà diverso e le forme con cui verrà fuori saranno variegate.
Gli Aquarama vengono da Milano e la loro capacità di mischiare sapori esotici con il funk alla base di tutto lo rendono uno dei progetti più interessanti dello stivale. Li ascolti dal bandcamp dell’etichetta FRESH YO!
Ci gustiamo, allora, la top five dei loro live più belli in giro per l’Europa, scritta dal frontman Dario Bracaloni e grazie al contributo di Alessandro Miglietta di Radio Flo:
1 – Chi: La Femme Dove: Firenze, Auditorium Flog Quando: 22 aprile 2017
Serata speciale, presentavamo “Riva” – il nostro album d’esordio – nella nostra città natale, davanti ad una Flog sold-out e più di 1.200 persone. I La Femme, reduci dal tour europeo coi Red Hot Chili Peppers, hanno sfornato un set gigantesco, dimostrando d’aver metabolizzato bene la caterva di concerti fatti in giro per il mondo fra palazzeti e grandi festival: una band molto diversa da quella che si presentò a Firenze tre anni prima, sulla scia del fortunatissimo “Psycho Tropical Berlin”, all’epoca molto più punk e scanzonata. Noi per non essere da meno ci siamo presentati in formazione ad 11, con tre coriste e una sezione di fiati. Fu una serata fenomenale, il giorno dopo eravamo tutti afoni, soprattutto Dario.
Altra serata speciale: suonare al Magnolia con i BadBadNotGood! Per tutto il giorno minaccia di piovere, fra vari scongiuri il cielo sembra reggere e i soundcheck scorrono via lisci. Naturalmente attacca a piovere alla nostra prima nota…il pubblico si ritira sotto la tettoia antistante il palco “piccolo” del Magnolia estivo per poi farsi avanti poco dopo, ad acquazzone terminato. Ricordiamo con piacere quella serata perchè i BadBadNotGood – musicisti sopraffini – ci hanno coperti di complimenti e citati nelle loro stories di InstaGram; inoltre quella sera Mirko Carera, sulle pagine di SoundWall, ci ha definiti “come i Beach Boys, ma con più groove”: si può desiderare di meglio?
Chiamati all’ultimo minuto per aprire il concerto degli americani Hippo Campus arriviamo al Tunnel di Milano senza sapere bene cosa ci aspetti: sinceramente, prima di allora non conoscevamo i ragazzi e non avevamo idea che tipo di serata potesse venir fuori; si è rivelata una bomba. In qualche modo è stato il nostro primo show americano poichè la quasi totalità del pubblico di quella sera era a stelle e strisce: potere del web-marketing. È stato bello e stimolante perchè ci confrontavamo con un pubblico estero, sebbenema fossimo a Milano. Gli Hippo Campus hanno circa 80anni in quattro, eppure suonano con una consapevolezza ed una precisione da professionisti consumati. Hanno inserito la nostra “Coral” nella loro playlist Spotify che mette insieme tutte le band che gli piacciono fra quelle incontrate on the road. Molto carino da parte loro.
I Selton sono cari amici, specialmente Daniel che su “Riva” suona le percussioni in diversi brani. Quando ci hanno offferto di suonare prima di loro a Firenze non ce lo siamo fatti ripetere due volte sebbene il giorno prima fossimo a Grenoble; niente di che se non fosse che per quella data il nostro tour bus fosse la Fiat 500 di Theo, in quel senso Grenoble-Firenze è come la Parigi-Dakar. Fatica ampiamente ripagata da una Flog nuovamente sold out e da una atmosfera bellissima. I Selton iniziavano il tour di “Manifesto Tropicale” ed offrirono uno show tanto divertente quanto affascinante.
5 – Chi: Fat Badgers Dove: Maron (Fra), Lapalette Festival Quando: 23 giugno 2018
Dall’aprile scorso siamo spesso in tour in Francia, dove torneremo ad ottobre prima di prendersi una pausa dai live per concentrarsi sul seguito di “Riva”. Fra i vari concerti fatti oltralpe non dimenticheremo mail Lapalette Festival: organizzato da un manipolo di ragazzi più o meno nostri coetanei, il festival si sviluppa nella piccola cittadina di Maron, vicino a Nancy nel nord-est della Francia. Un prato gigantesco ospita 3 palchi, svariate migliaia di persone, attrazioni circensi e musica dal giorno alla notte. Il tutto lungo le sponde del grande fiume La Moselle attorniato da una folta e grande foresta. Gasatissimi ci troviamo in questa piccola, ma organizzatissima, Woodstock per suonare sul main stage all’ora del tramonto. Dopo di noi i locali Fat Badgers, sorta di gruppo funk-electro-disco-space. I loro vestiti sembrano usciti dal più luccicante dei cartoni giapponesi ma sfoderano un disco-funk tiratissimo, suonato con una perizia da grande scuola jazzistica americana. In tutto questo il cantante e tastierista sfoggia un Micro Korg modificato in modo da poter essere suonato a tracolla producendosi in coinvolgenti assolo. Tipo i Bee Hive di Kiss Me Licia, ma sotto anfetamina.