Wallace Records compie 20 anni e noi la festeggiamo

Era il 1999, esattamente 20 anni fa, e Mirko Spino iniziava la sua lunga carriera nella grande famiglia delle etichette discografiche: era un periodo di grande prolificazione musicale italiana, tanti erano i sottogeneri che si stavano sviluppando, il Rap aveva visto nascere già grandi esponenti del genere, l’hardcore punk aveva dato i primi veri frutti e l’emocore stava svegliando l’emotività negli adolescenti dell’epoca. In mezzo a queste macro famiglie c’erano generi e sottogeneri, si sperimentava tanto con il progredire veloce della tecnologia e il formato Mp3 aveva fatto il suo esordio ufficiale pochi anni prima, grazie anche alla produzione del primo lettore mp3 nel 1998.

In mezzo a tutto questo c’era la Wallace Records, impegnata come tante altre nella diffusione di musica underground e alternativa, impegnandosi molto nella diffusione di musica sperimentale e a prescindere dal genere: il primo Bugo, pur essendo estroso e poco commerciale, si barcamenava comunque nell’ambito del Pop cantato in italiano; i One Dimensional Man avevano le loro hit rock n’ roll pur essendo musicalmente di nicchia; l’elettronica naif dei R.U.N.I. avrebbe fatto scuola da lì a qualche anno; i primi ZU diventati poi icone del jazz core in Italia e non solo; La Fuzz Orchestra, Bachi da Pietra, Uochi Toki erano solo dei strani soggetti; Il Lungo Addio era un nome tra tanti e I Camillas, tra le ultime uscite, che ora sono nella playlist Spotify “Indie Italia”, prima erano solo dei tipi che dicevano cose a caso. Potrei continuare per ore.

Siamo nel 2019 e la Wallace Records esiste ancora, produce ancora e festeggia 20 anni con una compilation “Tracce XX” prendendo il nome dalla prima compilation “Tracce”, che rappresentò il suo esordio.

Stasera l’appuntamento a To Tape è con la storia, perché se oggi certa musica è qui e la trovate su Spotify lo dobbiamo anche alla Wallace Records.
Ore 22:00 in FM e streaming su Radio CRT

  • Aprile 8, 2019