Podcast 5x1e2
La quinta stagione di To Tape ha avuto inizio il sei ottobre riprendendo da dove ci eravamo lasciati a giugno con la fine della quarta, perché se è vero che ci troviamo di fronte a due stagioni diverse è altrettanto vero quanto ognuna sia inevitabilmente legata alla precedente e a quella successiva. Anche quest’anno la missione principale è di indagare il futuro attraverso i battiti della nuova musica senza dimenticare il principio base secondo il quale qualunque cosa suoni forte, viva e bene finisca dentro To Tape.
PUNTATA 1
Dopo aver omaggiato i Fugees all’inizio della prima puntata in virtù della loro reunion per i primi 25 anni di The Score, festeggiata con alcuni concerti negli Stati Uniti, ci siamo soffermati sul nuovo disco di Joan As Police Woman in uscita il 5 novembre: The Solution is Restless è il risultato di una lunga jam session notturna di novembre insieme a Dave Okumu e il compianto Tony Allen. Questo ci ha permesso di allargare il giro ad alcune delle migliaia di collaborazioni in cui Allen è stato presente per parlare del lunghissimo rapporto di lavoro e amicizia avuto tra lui e Damon Albarn, del progetto che ha visto i Nu Genea rimaneggiare alcuni pattern del padre dell’Afrobeat per poi arrivare a Paul McCartney e Robert Del Naja.
Abbiamo puntato su un’altra nuova leva del Rap britannico che è Kay Young, parlato del Mercury Prize vinto da Arlo Parks (e su di lei avevamo scommesso sin dall’inizio) e del remix di un suo brano fatto da Unknown Mortal Orchestra , scoperto la presenza dell’anima di Nina Simone in Lady Blackbird, cantante straordinaria che riserva tutta la sua enfasi nel disco Black Acid Soul e ritrovato i Gotts Street Park. In Italia abbiamo conosciuto il debutto di Beautiful Momento, tra colonne sonore e library music, e il disco “geografico” di Cemento Atlantico. C’è stato tempo per parlare anche degli A Tribe Called Quest, della stupenda cover di All I Need dei Radiohead ad opera di Puma Blue, e del nuovo disco degli Idles.
PUNTATA 2
Partendo dal celebre Cantaloop di US3 pubblicato agli inizi degli anni 90 e diventato un brano commerciale grazie al suo rapporto equilibrato tra Rap e Jazz, abbiamo volto l’attenzione proprio a questo fenomeno iniziato negli anni 80 (gli A Tribe Called Quest ne sono un esempio), concentrandoci su un disco di pochi anni fa che ha rappresentato un passaggio importante per un’affermazione più ampia di questo connubio: To Pimp A Butterfly di Kendrick Lamar. Il fenomeno del Rap unito al Jazz ha infatti permesso nel corso degli anni di avvicinare sempre più persone, musicisti o semplici ascoltatori, a quest’ultimo tanto da farlo diventare negli ultimi anni – soprattutto dal 2019 ad oggi – un genere maggiormente ascoltato e maneggiato anche da chi fino ad all’ora aveva suonato tutt’altro: l’esempio sono i Beach Fossils che a novembre pubblicheranno The Other Side Of Life: Piano Ballads, un disco contenente i loro brani più classici rivisti in questa nuova veste. Non solo, quindi, gruppi che entrano in nuovi territori ma esordi musicali improntati principalmente sul Jazz: gli italiani Studio Murena, di cui abbiamo parlato e ascoltato tanto durante quest’anno, i canadesi Badbadnotgood al loro sesto disco, i Secret Night Gang al loro esordio per Brownswood Rec.
Non solo Jazz ma anche tanta Italia in questa puntata con il nuovo album di Jolly Mare, l’Ep “calcistico” dei Sex Pizzul, il progetto tutto internazionale tra Dub e House Music dei Deleted Soul, la conferma intimistica dei Caveleon e l’esordio di Season.