Le ultime due puntate della quinta stagione
Non è ancora il momento di scrivere l’articolo di commiato e di ringraziamenti per questo altro anno insieme, anche se sono già stati fatti in trasmissione ieri sera, durante l’ultima puntata. In questo mi limito solo a segnalarvi le ultime due puntate che ora trovate in podcast.
5×33
Durante la stagione abbiamo tanto guardato al mondo del Jazz, da quello classico alla sua commistione con il Rap fino alle nuove riletture per mantenere sempre vivo un genere musicale che è espressione politica e sociale e paragonabile al Punk per la sua, rinnovata, forza di aggregazione tra giovani. Per questo non potevamo non dedicare una delle ultime puntate alle etichette Jazz per eccellenza, la Blue Note e la Impulse!, senza raccontare la loro lunga storia ma concentrandoci su ciò che oggi le due label vogliono raccontare. La principale novità della Blue Note riguarda la nascita di una costola, Blue Note Africa, con il compito di scovare nuovi talenti del Jazz nel continente africano per farli conoscere al mondo. Dall’altra, la più giovane Impulse! ci presenta la nuova arrivata in casa, l’arpista Brandee Younger (Ravi Coltrane, The Roots) che a To Tape avevamo incontrato di recente nel nuovo disco del collettivo Jazz High Pulp.
5×34
L’ultima puntata della quinta stagione durante la quale abbiamo ripercorso l’anno attraverso alcuni dischi di riferimento dei generi trattati. Non sono mancate alcune novità discografiche, come la nuova compilation Funk Soul Sisters Vol.2 della Record Kicks e il disco d’esordio solista di Alexander Korostinsky, membro fondatore dei Whatitdo Archive Group di cui spesso abbiamo parlato, anche ultimamente; il nuovo singolo di Phill Reynolds, il ritorno del collettivo Rhabdomantic Orchestra guidato da Manuel Volpe e il disco immersivo e surreale di Rancore, Xenoverso, di cui abbiamo colpevolmente parlato pochissimo ma che merita un approfondimento maggiore (chissà, magari lo faremo).