Podcast 6×1: quando a collegare ogni cosa è soltanto un suono.

To Tape 6x1

Ed eccoci al primo podcast per chi avesse perso la diretta su tutte le radio che ospitano il programma

Anche quest’anno, nella sesta stagione, continueremo a scoprire le novità più interessanti e i dischi più forti del passato come in questo primo appuntamento.

Siamo partiti da due punti: il collegamento attraverso un suono e ciò che lega il Jazz al Rap. Un percorso, nel secondo caso, già intrapreso nella scorsa stagione di raccolta, ascolto e racconto di ciò che è stato ed è il rapporto tra i due generi.

Con i The Roots e James Brown siamo arrivati anche a Squarepusher, parlando ancora di sampling (e quindi anche qui di suono) e aggiunto un altro tassello in questo rapporto tra i due generi, quello del Funk.

L’inizio della puntata con il nuovo disco di TSHA, Capricorn Sun, per collegarci al producer francese Incredible Polo e passare poi a George Fitzgerald e Bonobo, due fan e supporter della producer e artista di stanza a Londra.
Il nuovo singolo di Seun Kuti, figlio del padre dell’afrobeat, insieme a Black Thought, cantante dei Roots ma anche protagonista dell’album, Cheat Codes , insieme Danger Mouse (raccontato nella penultima puntata della scorsa stagione).

Cosa abbiamo trovato in Italia?


il nuovo di D.In.Ge.Cc.O., Bacanadera Butterfly, una sorta di lato B di Bacanadera, che ci ha anche riportato a certi generi elettronici fine anni novanta come la Jungle, Northern Star dei Groove Armada (1998). Poi The Shifty Split con un lavoro dedicato alla figura di Alexandre Marius Jacob, anarchico francese che ispirò il personaggio di Lupin.

Abbiamo avuto anche il tempo per parlare dell’ultimo disco del “beat scientist” Makaya MCcraven, uno dei jazzisti più celebrati oggi, della storia dello “steel driver” John Henry e del rapporto tra uomo e macchina.

Riascolta la puntata in podcast

  • Ottobre 17, 2022