Sampling: l’arte di fare canzoni con altre canzoni

Sampling: l'arte di fare canzoni con altre canzoni

Sampling: l’arte di fare canzoni con altre canzoni, di creare dei mondi nuovi partendo da una o più idee già elaborate e messe in pratica da altri, incise in questo caso, ma non per questo finite e definite, perché le possibilità di rimodellare qualcosa di esistente possono essere infinite.

Non è un déjà vu che state avendo perché sì, ne abbiamo già parlato in una specifica puntata della terza stagione e con un titolo simile “Il sampling e i dischi fatti con altri dischi” ma decisamente più limitante da un punto di vista concettuale: si può anche fare una canzone costruita con altre mille senza che questo implichi la volontà di farne un disco intero. Alcune volte è il guizzo di un momento, altre l’esigenza artistica o ancora la necessità e il gusto per quel tipo di parte o canzone che vorremo aver fatto noi e che in qualche modo desideriamo far rivivere in una nostra composizione.

Sampling e canzoni a cascata

Una variazione sul tema per ampliare ancora di più il discorso, fatto non solo in quella puntata della terza stagione ma affrontato spesso. È un po’ uno dei punti cardine di questo programma, non solo per le infinite possibilità di scoperta e ricerca musicale ma per una passione personale derivata anche da un massiccio ascolto di Hip Hop fin da giovane, e si sa quanto questa arte sia di assoluto riferimento per il genere.

Canzoni a cascata perché in questa seconda puntata speciale dedicata al sampling non ho preso in esame diverse canzoni, magari scollegate tra loro, ma ho voluto aumentare il grado di profondità di ricerca partendo da un singolo brano per unire tutto il resto in un flusso continuo di canzoni che si portano dietro le altre con effetto domino, se vogliamo.

X-Ecutioners, il Turntablism e il beat juggling

La partenza l’hanno data gli X-ecutioners (ecco il video di cui vi ho parlato in puntata) con il disco Built From Scratch: il collettivo di dj con base a New York è tra i pochi ad aver non solo prodotto degli album interamente dedicati all’arte dello scratching ma ad avere avuto un contratto discografico date queste premesse. Il disco del 2001 e anche quello che li fece conoscere al grande pubblico, è un manuale di scratch e conseguentemente anche interamente costruito con tante piccole parti di altri dischi.

Conosciuti per essere dei maestri del beat juggling, una manipolazione di due dischi identici su due giradischi separati per creare dei nuovi pattern originali. In realtà il discorso è molto più ampio e ci sono varie definizioni su cosa sia il beat juggling e a chi attribuire la paternità. Per cui, vi consiglio questo libro sull’argomento nel caso voleste approfondire.

Dai Boogie Down Productions fino a Dr. Dre attraversando mille strade di sampling

Non voglio scrivere qui tutto quello che abbiamo detto durante la trasmissione per non rovinare troppo la sorpresa a chi non ha avuto modo di ascoltarla in diretta radio. Vi lascio qui solo qualche indizio: Krs One, Michael Jackson (di cui abbiamo parlato di recente, nella puntata dedicata all’Amapiano e Mahraganat) J.Lo, i reels di Instagram, musica spagnola, flauti e NCIS (sì, avete capito bene).

Reparto novità discografiche e le canzoni di nicchia in pubblicità

Nell’altra parte della puntata ci siamo occupati, come sempre, della novità discografiche con l’ultima uscita della Four Flies Records (trovate una mia chiacchierata con Pierpaolo De Sanctis pubblicata da poco su The New Noise) per un disco che ha a che fare anche con il tema centrale della puntata, in particolare con Krs One; un altro singolo della nostra preferita della Big A.C. Records, Carmy Love, gli italiani Black Market, progetto “irregolare” che usa il Jazz come base su cui poggiare tutto il resto dell’impalcatura sonora, con membri di Studio Murena, Mistaman, Black Beat Movement, ed altri; e il nuovo immersivo disco di Roberto Villa.
Perché le canzoni di nicchia in pubblicità? Ve lo spiego all’inizio della puntata.

Buona lettura e buon ascolto.

  • Dicembre 14, 2022