Un album è solo di chi lo canta? Puntata 6×13
Avete mai pensato quanti sono gli album di cui conoscete molto bene l’artista ma poco altro delle storie dietro la sua realizzazione e soprattutto delle altre persone che ne hanno preso parte?
L’abbuffata del 2022 con i 40 album più ascoltati
Gennaio è un mese sonnacchioso e stordito dai bagordi di fine anno ed il riflesso di tanti aspetti della vita, compresa quella musicale che deve anche rispondere a determinate dinamiche economiche: c’è poca voglia di spendere, ascoltare, vedere, tanto che i primi dischi del nuovo anno arrivano sempre dal 20 del mese in poi. Così, anche per questa stagione, chiusa la pratica con le ultime due puntate in cui riassumiamo gli album più ascoltati, iniziamo il nuovo corso nel segno della continuità senza girare immediatamente pagina ma anzi, dando ancora spazio a ciò che è appena terminato.
Dietro un album c’è di più
Citazioni becere a parte, un aspetto tenuto poco in considerazione di un prodotto discografico riguarda la realizzazione di quel prodotto: nello specifico si tratta di colui o colei che ha la funzione di produrre quel lavoro musicale, e quindi il produttore, figura per molti mistica ma con delle caratteristiche e compiti ben specifici. Per questo, nella prima parte parliamo di tre dei producer che hanno segnato il 2022: Robert Glasper, Inflo e Boi–1da.
Grazie a loro il percorso di questa puntata è stato tracciato con salti temporali notevoli e la scoperta di un altro termine vicino a ciò che riguarda il sampling, l’hook,
Cosa abbiamo lasciato nel 2022
L’altra ora, sempre nel segno dell’anno appena trascorso, con tre album messi in campo perché sfuggiti precedentemente ai radar. C’è il nuovo di Little Simz pubblicato a dicembre e che segna un altro passo – non saprei dire ancora se buono o no – nella sua carriera e nel rapporto di lavoro con Inflo, il cui ascendente è decisamente evidente rispetto anche a certe sonorità Sault in “No thank you”.
Molto più convincente il nuovo di Oscar Jerome, The Spoon, già incontrato nel 2020 su queste frequenze, amante dei Rage Against The Machine e cresciuto musicalmente insieme ai guerrieri del domani, Nubya Garcia, Ezra Collective, Korokoko e via dicendo.
Il terzo è di Denzel Curry, presente nella prima parte dedicata ai producer, il quale cita anche Sergio Leone nel video del brano Walkin.
In Italia
Una scoperta, invece, è stata dell’italiano Deriansky che tra richiami esperienziali e musicali con J Dilla e sonorità Post-industrial dei Nine Inch Nails rappresenta una bella novità nel panorama musicale italiano.
Buon ascolto.