Fotografie sbiadite in un futuro
Del passato si parla sempre, tanto, alcune volte troppo ma mai per caso o disattenzione, ma per rifugio. “E poi è un ricordar le cose meglio di com’erano davvero”, cantavano i Gazebo Penguins in Senza di te, e del resto tante volte è così. Altre, poche, è solo una condizione necessaria per dare una spinta al presente addobbandolo di quegli elementi che dal passato possano essere utili.
Back on the bossanova
La puntata inizia con il ricordo del gigante Quincy Jones che ha donato all’umanità 91 anni di bellezza e musica incredibile. In apertura il disco Back on the Block, opera omnia di cui parlammo in maniera più approfondita qui. L’altra prima parte della puntata è dedicata all’influenza della Bossanova sulla musica italiana del passato (ma anche del futuro), con qualche esempio conosciuto ma partendo da una nuova riscoperta della Four Flies Records, Augusto Martelli (già presente in Africamore).
Eclettismo musicale
Nella seconda ora parliamo di alcuni dischi, nuovi, che hanno quella portata di eccentricità tale da renderli affascinanti (perché il confine con il grottesco è labile), e le sperimentazioni diventano imprescindibili e, anzi, necessarie. Dalla Puglia c’è la novità Temo Babila, il cui ascolto è possibile solo su supporto fisico – noi lo ascoltiamo su vinile – e presto attraverso un cortometraggio. Due importanti dischi internazionali, da Ginevra con l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp e Flock: un supergruppo Jazz con Tamar Osborn, Sarathy Korwar, Bex Burch, Danalogue, Al MacSween.
Due audio racconti
Facciamo questa volta doppietta con l’audio racconto di Alberto Bazzoli del suo disco Missori e di Nick Matteucci per #ALTRNTV, rassegna musicale per la Biennale MarteLive che raccoglie il meglio della musica del futuro.