Lo Zamrock e la passione per il futuro – Podcast 6×3
Grazie al percorso tracciato nella prima puntata, in cui abbiamo accennato allo Zamrock e all’International Anthem, ci siamo spinti molto oltre il semplice ascolto di dischi con quel processo di comparazione, sperimentato più volte, basato sull’affinità sonora tra brani diversi o sul gioco di similitudini relative ad una semplice citazione compositiva.
Zamrock e l’energia oltre la qualità audio
Un genere nato negli anni 70 in Zambia, sulla scorta di quelle influenze che vanno da James Brown a Jimi Hendrix cui unire le musiche tradizionali locali, divenne ben presto punto di riferimento e centro di produzione artistica e culturale, come racconta il documentario We Intend To Cause Havoc del regista Gio Arlotta.
Prendendo ad esempio alcuni dei brani contenuti nella compilation Welcome to ZamRock, grazie all’etichetta Now Again Records, abbiamo fatto quelle comparazioni e ascolti incrociati per evidenziare quanto tutto sia sempre strettamente collegato anche tra territori molto distanti e con storie totalmente diverse.
L’International Anthem e il Jazz del futuro
Partendo dal nuovo disco di Makaya McCraven abbiamo dato uno sguardo all’etichetta di Chicago, che ha pubblicato anche In These Times, oggi uno dei punti di riferimento riguardo la trasformazione del Jazz e la sua collocazione più “mainstream” pur rimanendo strettamente legato alle sue radici. Da quell’etichetta tanti gli artisti diventanti protagonisti di una nuova scena, come la compianta Jaimie Branch che abbiamo ricordato.
Il solito sguardo all’Inghilterra che crea
Durante ogni stagione del programma puntiamo sempre su artisti che possano essere gli attori principali della nuova musica, così com’è stato per Little Simz vincitrice del Mercury Prize di quest’anno per l’immenso Sometimes I Might Be Introverti che abbiamo ancora una volta ascoltato. Con molto piacere siamo tornati a parlare degli STR4TA per il loro nuovo album.
Non ci siamo fatti mancare il giro in Italia che in questo appuntamento ci ha regalato una tripletta niente male tra nuovo Post-Punk, musica classica contemporanea e Blues Rock.
Buon ascolto
1 Response
[…] con artisti di estrazione varia. Fly or Die Fly or Die Fly or Die ((world war)) esce per l’International Anthem che di sperimentazione in ambito Jazz ne sa parecchio. Nel disco c’è addirittura spazio per […]