La Cumbia contemporanea della ZZK Records

Ho scritto “Cumbia contemporanea” nel titolo perché nella settima puntata non siamo partiti dalle origini storiche del genere, sarebbe stato troppo lungo e sicuramente impreciso. Leggendo questo articolo, e ascoltando la puntata, capirete il perché e troverete anche nomi parecchio conosciuti da queste parti, mi riferisco in particolare a Dengue Dengue e Populous.

La storia della ZZK Records

La cosa più semplice, immediata ed in linea con lo scopo principale di questo programma – “indagare il futuro attraverso i battiti della nuova musica” – è stata fare riferimento ad un’etichetta che rappresenti a pieno la Cumbia digital: il suo presente con tutte le derivazioni del caso determinate dall’inserimento degli elementi tradizionali in contesti e mondi diversi. Nell’ascoltare alcune loro pubblicazioni (ringrazio anche qui per avermi fornito tanto materiale) i cenni alla storia della ZZK non sono mancati ma per approfondimenti maggiori, vi rimando a questo articolo. Devo poi ringraziare anche un’ascoltatrice che involontariamente mi ha spinto a pensare a questa puntata, dopo aver avuto un confronto su una band di Los Angeles (presente in scaletta) segnalatami proprio da lei. Questo per ribadire il principio di fondo del programma basato sulla condivisione vera, non tanto per lanciare slogan.

Da Buenos Aires all’Italia

L’altra parte è fondamentalmente dedicata a novità di casa nostra. Da una parte c’è il nuovo disco dei Bud Spencer Blues Explosion, Next Big Niente, uscito per La Tempesta Dischi (a proposito, Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti è la mente dietro la creazione dell’Istituto Italiano di Cumbia). Dall’altra, invece, un’importante uscita della Four Flies Records con protagonista Alessandro Alessandroni.

Buon ascolto (avete fatto l’iscrizione alla Newsletter?).

  • Novembre 14, 2023
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